domenica 26 aprile 2009

La scienza dell'ottimismo e della speranza:

L'altro giorno siamo arrivati all'università convinti che avremmo dovuto sorbirci due ore intere di biochimica...ma non è andata proprio così. Al posto del professor Raugei è arrivato un curioso signore a parlarci di "psicologia positiva".
Pur non essendo una grande amante della psicologia sono rimasta piuttosto incuriosita da quello che ci ha detto e mi sono proposta per questa settimana di approfondire l'argomento.
Un mio grande pregio-difetto è che sono molto curiosa e quando c'è una cosa che conosco poco devo assolutamente capirci qualcosa, questione di vita o di morte.
Per questo motivo ho cominciato a leggere un libro in inglese (!) che sono riuscita a trovare su "google libri" (a proposito, dateci un'occhiata se vi va perchè a me a volte è risultato molto utile)scritto proprio da Martin E.P. Seligman ("inventore" della positive psychology).
Già il titolo è molto bello e mi ha colpito alla prima occhiata: "The Science of optimism and hope".

Siamo in un periodo in cui è molto più facile pensare al male, al dolore e alle cose negative e la psicologia, secondo Seligman, ne è un esempio lampante. Questo modo di vedere le cose secondo l'autore è dannoso per l'uomo stesso, che altrimenti avrebbe enormi possibilità di reagire agli eventi nefasti della vita e addirittura di "sfruttare" questi ultimi per migliorare le proprie condizioni.

La psicologia positiva focalizza l'attenzione sulla resilienza di ogni singolo individuo che corrisponde "alla capacitá umana di affrontare le avversitá della vita, superarle e uscirne rinforzato o, addirittura, trasformato" (Grotberg, 1996) e si occupa principalmente di studiare le condizioni e i processi che contribuiscono al flourishing (stato ottimale) del funzionamento delle persone, dei gruppi e delle istituzioni. Il suo obiettivo è quello di incentivare le risorse personali dell'individuo.
Negli ultimi anni, ed è quest'ultima parte che interessa a noi "futuri medici", in America la psicologia positiva è stata applicata a persone malate (anche gravemente) e in molti casi ha consentito o comunque favorito il loro ritorno alla normalità e alla salute.
E' sicuro che il carattere di un individuo influenza la sua capacità di guarigione e, più in generale, quella di affrontare le avversità e penso sarebbe bellissimo trovare il modo di studiare e capire come ottimizzare lo stato psicologico di una persona rendendola "più resiliente".

Insomma, questa cosa mi ha incuriosita molto e devo ammettere che, dopo aver letto alcune parti del libro ed essermi informata un pochino in giro sono abbastanza affascinata da questo ramo della psicologia e dalla sua possibile applicazione in campo Medico.

Garinei & Giovannini



Ho accennato in alcuni post al fatto che mi piacciono i musical...e allora non posso proprio non parlare dei capolavori di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, una fantastica coppia di commediografi italiani che hanno segnato la storia della commedia musicale.
Sin dalla nascita del caratteristico logo "Garinei e Giovannini presentano..." questi due personaggi hanno affascinato ed entusiasmato il pubblico italiano (e non solo). La fortunata coppia iniziò a lavorare su questo genere già agli inizi degli anni '50 del 900.
Fino ad allora avevano lavorato per giornali e radio, distinguendosi per la loro simpatia e imprevedibile fantasia. La commedia musicale fu una completa novità, portando una ventata di freschezza in un pubblico annoiato dagli spettacoli ormai ripetitivi e noiosi (anche molto costosi per i produttori che finivano facilmente sul lastrico).
Questa infatti trattava volti nuovi argomenti vicini ai temi della quotidianità riaccendendo l'entusiasmo delle platee.
La grande coppia ha scoperto numerosi talenti che in seguito sono entrati a far parte del mondo dello spettacolo come Nino Manfredi, Carlo Dapporto, Paolo Panelli, Bice Valori e Sandra Mondaini.
Le rappresentazioni sono caratterizzate da battutte simpatiche, risvolti imprevedibili e canzoni che sono rimaste famose fino ad oggi come ad esempio "Aggiungi un Posto a Tavola" o "Roma non fa la stupida stasera".
Alcuni degli spettacoli più importanti sono:

(Cliccando sui nomi sottolineati, potrete approfondire la storia dei vari attori su wikipedia)

La commedia musicale, fino al 1952 sconosciuta o quasi a noi italiani, grazie a Garinei e Giovannini è entrata a far parte della nostra cultura e continua a svilupparsi anche al giorno d'oggi .

giovedì 23 aprile 2009

Los Simpson

Era un po' di tempo che pensavo di fare un post sulla storia dei Simpson che, come avrete sicuramente capito dal mio blog, sono una delle mie innumerevoli passioni.
Quello che scriverò è frutto in parte delle mie conoscenze e in parte di ciò che sono riuscita a racimolare su internet.
I Simpson sono nati dalla mente del geniale fumettista Matt Groening (per chi non lo conoscesse ho messo la sua caricatura simpsonozzata qui sotto):
Il grande numero di puntate (in Italia è in onda la diciannovesima serie!) ha dato modo ai suoi milioni di fan di costruire una vera e propria storia sulla famiglia, sulla morfologia di Springfield e sui vari personaggi in generale. (Se non ci credete date un'occhiata a questo blog che ho trovato casualmente poco fa: http://thesimpson-blog.blogspot.com/).
Con il passare degli anni la serie è passata da semplice cartone a vero e proprio fenomeno sociale, addirittura influenzando il comportamento di molte persone e dando vita a espressioni di uso comune (l'esclamazione contrariata "D'OH" che io adoro di Homer è entrata nell'Oxford Dictionary).
Pur riflettendo in origine i vizi di una famiglia tipicamente americana, con il passare del tempo, di pari passo ad una generale americanizzazione della società (ahimè), hanno cominciato ad entusiasmare sempre di più anche il pubblico non prettamente statunitense (come in Italia).
Nonostante le critiche ricevute durante i venti anni dalla loro nascita, fin dal prinicipio hanno vinto numerosi premi tra i quali 23 Emy Awards.
I Simpson sono anche la sit com americana con il maggior numero di stagioni prodotte.
Pur essendo un cartone animato, piace anche (direi soprattutto!) ad un pubblico adulto e questo li rende la prima serie di cartoon prodotta non solo per bambini.

martedì 21 aprile 2009

La Compagnia Dreamers


Fin da piccola ho sempre avuto una passione per il teatro, per il canto e per la danza.
Non c'è niente di meglio per riunire queste tre cose del musical.
E la cosa ancora più bella è che da ormai cinque anni condivido la mia passione con i miei amici, con i quali mi ritrovo ogni sabato pomeriggio per le "prove".
L'idea di creare questo gruppo è venuta proprio per questo motivo: stare insieme e condividere qualcosa di bello, qualcosa di più della solita uscita per bere qualcosa o per andare al cinema, qualcosa che può rendere ancora più speciale un "semplice" gruppo di amici...
Nessuno di noi in partenza aveva grandi competenze nel campo dello spettacolo e del teatro ma l'unione delle nostre forze e delle nostre idee ha portato a risultati davvero inaspettati.
Una cosa che ci ha caratterizzati in questi anni è quella di non porre limiti alla fantasia, specialmente nella realizzazione dei nostri spettacoli, di non smettere mai di "sognare".
E' da questa prerogativa che nasce nel 2003 la nostra "Compagnia Dreamers".

lunedì 20 aprile 2009

Ospedale dei Pupazzi

Che giornata particolare...tutto è cominciato come ogni lunedì mattina: io che corro verso la stazione e che arrivo appena in tempo per prendere il treno (menomale che ce l'ho fatta). La mia meta questa volta non era Firenze Rifredi ma una scuola materna di Sesto Fiorentino.
Infatti avevo deciso, spinta sia dalla curiosità che dall'entusiasmo delle ragazze che stanno dietro a questa cosa, di partecipare al progetto dell' "Ospedale dei Pupazzi".
Per chi ancora non conosce il progetto lo spiego brevemente:
L'ospedale dei Pupazzi è un modo molto molto simpatico di far avvicinare i piccoli al mondo della prevenzione, della cura delle malattie e dell'ospedale.
La dimensione medica, osservata con interesse e curiosità dalla maggior parte di essi (a volte con timore o diffidenza) è comunque spesso poco conosciuta nelle sue dinamiche specifiche e pertanto è fonte di dubbi, insicurezze e credenze errate. Così, come avviene per tutte le cose che si conoscono poco, è facilmente oggetto di disagio, paura o ansia. Inoltre, soprattutto per i bambini, entrano in gioco ulteriori elementi che concorrono alla nascita di sentimenti ostili verso medici e personale sanitario in generale .
Il progetto serve proprio ad evitare che questo succeda.
I piccoli della scuola materna oggi dovevano portare i loro pupazzi malati dai pupazzologi (medici che curano i pupazzi) per farli guarire. Questo è un modo molto semplice e carino per far capire che il medico è un amico e non un mostro.
Il mio compito era quello di intrattenerli, vestita da clown, mentre aspettavano di andare a curare i loro pupazzi dai pupazzologi.
E' stata davvero una bella esperienza e i pupazzologi sono stati bravissimi.
Io ho cercato di dare il meglio del mio alter ego da clauna.
I bambini erano molto felici di poter curare i loro pupazzi e molto incuriositi da quello che stava succedendo.
E' bello sapere che ci sono ragazzi che si occupano anche di questa dimensione della medicina!

domenica 19 aprile 2009

Simpsonizziamoci daaaiii

Mi rivolgo a tutti gli amanti della famiglia più ganza della tv: i Simpson.
Avete mai sognato di essere, almeno per un istante, uno di loro ?
Ci sono alcuni programmi che permettono di creare un tuo personaggio Simpson sia utilizzando una foto che partendo da zero.
Per un'appassionata come me, non poteva esserci niente di meglio che potermi calare in prima persona nel mondo cartonifero di Springfield (città dei Simpson) e diventare una di loro.
Questo è il risultato:
Premesso che alcune fisionomie (come la mia ad esempio) non sono facilissime da riprodurre vi suggerisco un paio di siti nei quali potrete sbizzarrirvi a creare il vostro personaggio. Alcuni dei miei amici sono venuti veramente somiglianti alla realtà (solo un po' più giallini e carini).
Quindi, specialmente se avete tempo da perdere (e se non l'avete ancora fatto), andate a dare un' occhiata !!!

http://simpsonizeme.com/

http://www.simpsonsmovie.com/main.html?cid=it

venerdì 17 aprile 2009

Una grande donna di cento anni

"Non immaginavo di arrivare a questa età, ma questo forse è il mio segreto:
il totale disinteresse per la mia persona e l’interesse verso il mondo. Quando
ero giovane volevo andare come Albert Schwaitzer a curare i lebbrosi in Africa.
Non ho potuto realizzare questo desiderio ma alla fine della mia vita, nell'ultima tappa che è quella attuale, realizzo il sogno di venire in aiuto delle popolazioni che abbiamo sfruttato dal
tempo della schiavitù. Aiutare gli altri è l'unico motivo per cui ho lavorato. Ho avuto fortuna,
non penso merito, ma solo fortuna. Non ho avuto sofferenze. Si è parlato della mia vita come
commuovente, ma non ho mai sofferto.

Oggi alla gioventù presente posso dire che l'unico segreto che trasmetto è: mai
pensare alla nostra persona, ma vedere il mondo intorno a noi, pensare alla stupenda bellezza della natura e dell'uomo.
Non ho segreti - ha assicurato la scienziata - posso consigliare soltanto di essere
felici di essere vivi e di poter essere d'aiuto agli altri
[...] "

Questa è una piccola parte delle parole che Rita Levi Montalcini ha pronunciato ieri all'Istituto Superiore di Sanità che ha reso omaggio all'attività scientifica di questa donna stupenda (che compirà 100 anni il prossimo 22 Aprile) intitolandole un'aula .
Vincitrice del premio Nobel per la Medicina nel 1986 e senatrice a vita dal 2001, la professoressa
Montalcini ha dimostrato ancora una volta di possedere una lucidità da fare invidia anche a un ragazzino, uno sguardo dolce e al contempo vivace, una voce ferma e calda.

Penso che noi studenti dovremmo davvero prendere questa anziana signora, nonna di tutti noi, a
modello, non tanto per le sue meritevoli scopete ma più di tutto per il suo carattere davvero forte e molto molto determinato.
In quegli occhi brilla una luce che non è dovuta solo all'intelligenza e alle enormi conoscenze che la
Montalcini sicuramente possiede ma anche alla voglia di utilizzarla per migliorare il mondo e
per aiutare gli altri.
E pensate a come sarebbe bello se tutti la pensassero così...e nel nostro piccolo ognuno di noi ha la fortuna di poterlo fare.
Vi chiedo (ormai che siete arrivati fin qui) di fare particolarmente attenzione alla frase che ho evidenziato in grassetto... secondo me è davvero un ottimo consiglio !!!

mercoledì 15 aprile 2009

Da domani calcio a volontà !!!

Incuriosita da Medal oggi ho provato a utilizzare uno dei tanti algoritmi presenti sul sito.
E lo sapete cosa ho scoperto? Che da domani dovrò ingozzarmi di latte a tutte le ore.
Non sono una grande amante del latte e dei suoi derivati e negli ultimi anni ho sostituito completamente, o quasi, questo alimento (che prima almeno a colazione ero costretta a bere) con il caffè. Con questo algoritmo ho calcolato che da domani dovrò darmi da fare ad assumere almeno 500mg di calcio in più al giorno.

Spero, con questo post, che qualcuno da domani possa farmi compagnia nel mio cambiamento di abitudini e quindi, se volete vedere se invece voi siete "in regola" con il calcio, andate su:


Per poter utilizzare questo algoritmo è necessario registrarsi (non vi preoccupate, è rapido e indolore) dopodichè apparirà questa schermata :


La prima parte della tabella "conversion" serve solamente come riferimento per convertire in once mL e grammi (premendo "invio" avrete la conversione delle misure).

Le voci da riempire ("data") sono tutte abbastanza facili da capire.

Dopo aver completato la tabella coi vostri dati premete "invio" ed il gioco è fatto...il logaritmo "stima"la quantità di calcio assunta con gli alimenti considerando i vostri dati e, infine,calcola se l'apporto giornaliero di calcio è adeguato o se c'è bisogno di assumerne una certa quantità di calcio in più (a me, per esempio, come potete notare, è risultato che dovrei assumere 575mg di calcio in più giornalmente).

Davvero molto interessante.

Come concludere....da domani più calcio e meno caffè !!!!

martedì 14 aprile 2009

Ciao a tutti!!!
Stavo ordinando il desktop del mio computer quando ho ritrovato la tesina che ho portato per l'esame di maturità.
Mi sono divertita molto male a risistemarla e poi, fiera del mio lavoretto, ho deciso di aggiungerla ai miei post (magari trovo qualcuno a cui interessa).
Vi consiglio di vederla in full screen.
Scusate se la grafica fa un po' schifo ma ho litigato con il programma che stavo usando (issuu) e per adesso ho deciso di lasciar perdere.


giovedì 9 aprile 2009

Copyright: parliamone...

Ommammamiasantocielobenedettoettoetto!!! Ma quanto era lungo il fumetto che ci ha dato il proffe?
Ieri sera quando ho aperto il pdf pensavo fossero solo alcune vignette...alla ventesima pagina pensavo che non ne sarei uscita più viva...comunque ce l'ho fatta (più o meno).
Adesso smetto di parlare di me...e comincio con il post.

Il copyright...sono sicura che quando Anna d'Inghilterra nel sedicesimo secolo emanò le prime normative sul diritto di copia (che erano solo un primo abbozzo rispetto a ciò che regola il copyright ai nostri giorni) non pensava assolutamente che dopo secoli questo avrebbe creato così tanti dibattiti e discussioni.
Sicuramente le povera Anna (ormai siamo entrate in confidenza) non pensava neppure che il mondo sarebbe cambiato così tanto, specialmente dopo la nascita e la diffusione di internet e dei mezzi d'informazione.

Il fumetto (http://www.law.duke.edu/cspd/comics/) ha per protagonista una donna che vuole realizzare un documentario e che trova numerosi problemi nel farlo e questo perchè le nostre leggi sul copyright, pur essendo fondamentali, diventano al tempo stesso una limitazione. Questo perchè, come molte leggi, non sono comprese fino in fondo, sono soggette a varie interpretazioni e talvolta anche "sfruttate" per raggiungere i propri scopi.

E' difficile, alla luce delle sole leggi sul copyright, capire in modo univoco cosa può essere effettivamente fatto o non fatto. E così ci sono casi, come uno di quelli raccontati nel fumetto, in cui persone chiedono clearing (pagamento) del copyright anche solo per la suoneria di un cellulare o per un programma televisivo comparso per caso su uno schermo durante le riprese di un documentario.
Ma il copyright non dovrebbe essere una prigione per coloro che vogliono creare, produrre, migliorare qualcosa.

Copyright is not an end in itself. It is a tool to promote the creation and
distribution of knowledge and culture.

In un mondo in cui la diffusione della conoscenza è in continua crescita (specialmente grazie a Internet) è necessario stabilire dei confini che permettano questa diffusione in modo chiaro.
Purtroppo per il momento questo non è del tutto compreso da molti e comunque difficile da realizzare.

mercoledì 8 aprile 2009

Spider Pork uno di noi !!!

Buongiorno a todos!!
Da qualche giorno ho messo uno Spider Pork che razzola leggiadro sulla navbar..
Oggi volevo spiegarvi molto velocemente come ho fatto.
Il procedimento è molto semplice: per chi ha un blog con blogspot basta aggiungere un widget Html e inserire il codice html che trovate su questo sito (http://www.lordalcol.com/blog/spider-pork-widget/) alla voce :

"Spider Pork Widget da remoto (modalità semplice)"



Per chi avesse problemi o per chi usa altre piattaforme sul sito del ragazzo che lo ha inventato (che ringrazio!) ci sono altre informazioni (per chi usa la piattaforma wordpress, per mettere Spider Pork sui siti internet ecc...).

lunedì 6 aprile 2009

PubMed for dummies from dummies

Era tanto tempo che sentivo parlare di PubMed...in biblioteca, sul sito di Medicina, in una quantità immensa di altri siti...l'idea che avrei dovuto capire al più presto che cos'era mi perseguitava la notte ( insieme ai vari sogni sull'Anatomia Umana e sulla mia permanenza a Medicina per tutta la vita).
Ed ecco finalmente che l'occasione giusta si è presentata.
Devo confessare che, da buona sfaticata, quando vedo una cosa scritta in inglese cerco sapientemente di evitarla ( il mio problema non è l'inglese perchè con alcuni amici lo parlo abbastanza tranquillamente. Proprio l'idea di DOVER TRADURRE l'inglese m'infastidisce, non chiedetemi perchè ).
Nonostante tutto oggi pomeriggio ho acceso il computer, ho fatto un bel respiro e sono partita.
E' facile comprendere l'importanza di PubMed. Questo è un archivio elettronico di riferimenti bibliografici ai quali si può accedere in maniera dinamica e sorprendentemente gratuita (solitamente infatti le banche dati sono consultabili solo a pagamento) .
Le riviste indicizzate sono circa 1/6 dell'intera produzione mondiale in ambito biomedico (non mi sono messa a contarle,non vi preoccupate...ho fatto una ricerca!) . E' bello che sia messa a disposizione una così grande quantità di sapere scientifico e ancora più bello è che questo sia facilmente reperibile per tutti.
Questo però comporta un problema: il riuscire ad usufruire di questo sapere in maniera utile e producente.
Questa è stata una piccola difficoltà che ho trovato e, per evitare che altri di voi si perdano nei meandri di PubMed, ho qualche consiglio che potrebbe risultare utile ( spero che a qualcuno serva! ) :
1) Non dovete fare come ho fatto io!
2) Bisogna, e questo vale anche per le ricerche sul web in generale, avere in mente alcune parole chiave da inserire nel motore di ricerca ( bisogna considerare che più precisa è l'indicazione e più facilmente arriverete al vostro obiettivo...ma questo lo sapete già ).
Sperando di essere utile, presento (per coloro che non la conoscono ancora) la pagina iniziale di PubMed, in particolare alcuni elementi della pagina stessa che a mio parere sono fondamentali per un buon utilizzo della banca dati.

1. (ma quanto mi divertirò male con questi schemini ) Questa è la barra dove si inseriscono i riferimenti a ciò che stiamo cercando (i dati sono principalmente in inglese, quindi la ricerca è meglio farla con vocaboli in inglese... d'oh!)
2. La ricerca avanzata è molto utile per ottenere risultati più mirati (mi ha aperto un mondo..)
3. Strumenti aggiuntivi con cui si può vedere ad esempio le ultime ricerche che abbiamo fatto, uno spazio per salvare le nostre ricerche ecc..
4. Una barra blu laterale, contenente informazioni generali, accessi ai servizi aggiuntivi, collegamenti a risorse correlate, aiuti (mi ci sono fiondata appena entrata in PubMed, ma anche questi erano in inglese... d'oh d'oh)
5. Una barra orizzontale nera che consente l'accesso ad alcuni degli archivi bibliografici di cui è composta la banca dati.

sabato 4 aprile 2009

La prima domenica con i clown di "M'Illumino d'Immenso"

Ciao a tutti !!! Scrivo un breve post (prima di andare a godermi il mio sabato sera) per rispondere ad Anny (http://aaloved.blogspot.com/) che domani andrà a passare la domenica con i clown di "M'Illumino d'Immenso" e voleva sapere un po' cosa doveva aspettarsi .
Non ti spaventare ma devo confessarti che ogni volta le riunioni sono diverse e piene di sorprese (quindi non posso dirti con certezza cosa farete)... Formaggino e Nuvola, e i clouni in generale riescono sempre ad inventare qualcosa di nuovo. Una cosa è certa: ti divertirai e passerai una giornata davvero diversa. Io purtroppo fino a fine Maggio la domenica sono impegnata e non posso raggiungervi ma, se decidi di entrare nel "progetto", sono sicura che ci vedremo.
Sperando che anche altri di voi vogliano partecipare domani vi descrivo brevemente quello che ho provato l'anno scorso quando, a scatola chiusa (infatti io non sapevo quasi niente dei clauni e a dirvela tutta ero andata solo per accompagnare una mia amica), ho partecipato a una delle domeniche claune.
Il ritrovo era ad un circolino di Prato...ero leggermente nervosa (ho scritto già in altri post che le cose nuove mi incuriosiscono ma a volte mi spaventano) ma appena arrivata ho trovato un sacco di persone pronte ad accogliermi e a farmi sentire a mio agio.
Abbiamo giocato, ci hanno insegnato alcuni trucchetti clauni da utilizzare per ogni evenienza. Ci siamo presentati e conosciuti. Nel pomeriggio abbiamo parlato un po' del "progetto" di "M'Illumino d'Immenso" e infine abbiamo visto alcuni pezzettini di "Alegria" del "Cirque du Soleil".
Come giornata è abbastanza stancante ma è l'ideale per uscire dalla routine quotidiana.
Mi dispiace molto di non poter venire in questi mesi.
Allora buon divertimento per chi ha deciso di andare domani e, mi raccomando, poi voglio sapere com'è andata !

giovedì 2 aprile 2009

Goooooogle Street View

Ho da poco scoperto una delle innumerevoli funzioni messe a disposizione da Google: sto parlando di "Street View".

Questa genialata è stata aggiunta alla già precedente genialata di "Google Maps".
"Google Maps", probabilmente già lo conoscerete, è un servizio che mette a disposizione foto satellitari, mappe e quant'altro di praticamente ogni località del mondo.
Esistono anche altri siti o programmi che hanno questa capacità (maps.live, google heart..) ma la novità di street view è stata per me strabiliante.
A questo punto vi chiederete (chi non lo sa già): in cosa consiste?!

"Street View" (che è in continuo aggiornamento) raccoglie una "visita" virtuale di ogni singola strada di alcune località del mondo.
In pratica ci si può posizionare in un punto a piacere di una strada e guardarsi attorno, zoommare, girarsi, avanzare muoversi in ogni modo.
Si può passare in un secondo dal (notissimo a tutti noi) "Cubo" di Firenze alla 5th Avenue di Manhattan (che prima o poi vorrei tanto visitare nella realtà... se qualcuno vuole accompagnarmi si parte anche domani!!)
Tutto quello che vedete (tra l'altro sono nati tantissimi problemi di privacy) è frutto di una successione quasi infinta di scatti fotografici effettuati da queste macchine:



Spero di avervi incuriosito abbastanza.

Per capire meglio e stupirvi a vostro piacimento, non dovete far altro che andare su google, maps (in alto a sinistra) andare su una città che volete visitare (in Italia per ora non ce ne sono tantissime, potete provare Firenze!) zoomare e trascinare l'omino arancione che trovate a sinistra sulla via che desiderate percorrere.

mercoledì 1 aprile 2009

"M'Illumino d'Immenso"


L'anno scorsco più o meno in questo periodo, parlando con una mia amica, venni a sapere dell'esistenza di "M'illumino d'immenso".
Tramite dei suoi amici (o amici di suoi amici... bello il passaggio di infomazioni!) che ne facevano parte, scoprii questa curiosa compagnia "clauna".
A dir la verità non pensavo neppure lontanamente che sarei diventata anche io un clown, ma evidentemente mi sbagliavo.
Tutti noi, anche il più timido, il più serio, nasconde dentro di sè un clown ed il bello è che con "M'Illumino d'Immenso" in un modo o nell'altro questo esce allo scoperto... Nuvola e Formaggino sono stati bravissimi a farci sentire fin da subito a casa con loro e a farci tirare fuori il meglio di noi.
Con questo non voglio dire che da quando faccio parte del progetto sono diventata più intelligente, o più brava o più bella ( purtroppo ) ma sicuramente ho scoperto insieme a loro un modo di aiutare gli altri del tutto diverso e facendo questo sono riuscita ad aiutare anche me.
Non è facile buttarsi in questo progetto ma vi assicuro che, se lo farete, sarà davvero difficile pentirsene.