Era un po' di tempo che pensavo di fare un post sulla storia dei Simpson che, come avrete sicuramente capito dal mio blog, sono una delle mie innumerevoli passioni.
Quello che scriverò è frutto in parte delle mie conoscenze e in parte di ciò che sono riuscita a racimolare su internet.
I Simpson sono nati dalla mente del geniale fumettista Matt Groening (per chi non lo conoscesse ho messo la sua caricatura simpsonozzata qui sotto):
Il grande numero di puntate (in Italia è in onda la diciannovesima serie!) ha dato modo ai suoi milioni di fan di costruire una vera e propria storia sulla famiglia, sulla morfologia di Springfield e sui vari personaggi in generale. (Se non ci credete date un'occhiata a questo blog che ho trovato casualmente poco fa: http://thesimpson-blog.blogspot.com/).
Con il passare degli anni la serie è passata da semplice cartone a vero e proprio fenomeno sociale, addirittura influenzando il comportamento di molte persone e dando vita a espressioni di uso comune (l'esclamazione contrariata "D'OH" che io adoro di Homer è entrata nell'Oxford Dictionary).
Pur riflettendo in origine i vizi di una famiglia tipicamente americana, con il passare del tempo, di pari passo ad una generale americanizzazione della società (ahimè), hanno cominciato ad entusiasmare sempre di più anche il pubblico non prettamente statunitense (come in Italia).
Nonostante le critiche ricevute durante i venti anni dalla loro nascita, fin dal prinicipio hanno vinto numerosi premi tra i quali 23 Emy Awards.
I Simpson sono anche la sit com americana con il maggior numero di stagioni prodotte.
Pur essendo un cartone animato, piace anche (direi soprattutto!) ad un pubblico adulto e questo li rende la prima serie di cartoon prodotta non solo per bambini.