Ero qui che pensavo a tutti i possibili regali che avrei potuto fare a mia mamma domenica ( a proposito, per chi se ne fosse dimenticato è la "Festa della mamma") quando mi sono ricordata di un post scritto e mai pubblicato che spero molti di voi leggano perchè riguarda un tema molto importante per noi sia come possibili futuri medici sia come persone.
Un tema etico che personalmente m'interessa molto è quello dell'aborto. Ho sentito un sacco di pareri in proposito e le mie incertezze invece che diminuire sono aumentate esponenzialmente col passare del tempo.
Per la festa della mamma proporrei una riflessione su quante donne ogni giorno rifiutino la possibilità di avere un figlio negando a loro stesse la grande occasione di dare la vita magari per egoismo o magari per semplice paura.
Tempo fa navigando in rete ho trovato questo breve frammento:
"Il futuro è sempre una possibilità di bene e non bisogna mai negarci la speranza. Molte donne si chiedono: mettere al mondo un figlio, perchè? Perchè abbia fame, perchè abbia freddo, perchè venga tradito e offeso, perchè muoia ammazzato dalla guerra o da una malattia? E negano la speranza che la sua fame sia saziata, che il suo freddo sia scaldato, che la fedeltà e il rispetto gli siano amici, che viva a lungo per tentare di cancellare le malattie e la guerra [...]. Forse tra quei bambini mutilati c'è un grande uomo, una grande donna, un grande poeta o un grande scrittore, un grande musicista, un gran pensatore, un buon leader [...].
Omero era cieco, Leopardi era gobbo, Pascal aveva la scatola cranica aperta e Roosevelt era storpio."
(Oriana Fallaci)
Devo confessarvi che non condivido alcune idee di Oriana Fallaci però trovo questo testo una testimonianza molto forte.
Non aggiungo altro e spero, alla luce anche di alcune letture fatte tra i blog della blogoclasse, che queste poche righe possano sevire da spunto per una riflessione costruttiva.
Naturalmente ben venga se qualcuno vuole parlare dell'argomento con me.
sabato 9 maggio 2009
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